Il mio amico Bee Bot: imparare a pensare giocando.

Con questo progetto di robotica abbiamo anticipato gli atelier creativi del piano nazionale scuola digitale! 
A partire da gennaio 2016, nelle scuole dell’infanzia dell’I. C. “L. Porzio”, di Positano e Praiano, in accordo con il Dipartimento di Matematica dell’Università Degli Studi Di Salerno, ha avuto inizio un progetto di robotica, rivolto ai bambini di cinque anni, dal titolo “Il mio amico Bee-Bot”, coordinato dalla docente Margherita Carbone. 
Bee-Bot  è un piccolo robot che si presenta come un’ape giocattolo, con le ruote e dei pulsanti sul dorso, che gli consentono di muoversi nello spazio in tutte le direzioni. La sua funzione è di consolidare nei bambini i concetti topologici, avviandoli ai primi ragionamenti matematici e ad un uso consapevole dei supporti informatici attraverso il gioco. 
Il progetto sostiene la valenza formativa del gioco, considerato quale vero e proprio strumento didattico per stimolare nei bambini la motivazione, indispensabile per l’ apprendimento, ma soprattutto per l’educazione al pensiero divergente e, dunque, alla creatività. 
L’attuale società complessa è caratterizzata dall’uso di molteplici linguaggi che la scuola deve insegnare a decifrare. In questo senso l’educazione alla matematica ha il compito primario di favorire nell’alunno la conoscenza e l’interpretazione critica della realtà, il che significa abituarlo a porsi problemi, tradurli in rappresentazioni e a trovare tutte le possibili soluzioni di tipo aritmetico. Tutto questo richiede capacità di osservazione, di intuizione, immaginazione, creatività e possesso di tecniche operative di tipo astratto. In definitiva, insegnare la matematica non significa più insegnare numeri e operazioni, ma aiutare l’alunno a ricercare e scoprire strategie che portino alla possibile soluzione di un problema, ossia stimolarlo alla formazione stessa del pensiero. 
L’uso del robottino Bee-Bot permette ai bambini l’esplorazione della realtà e la maturazione di apprendimenti logicomatematici attraverso la cooperazione e il ragionamento condiviso. Le attività ludiche proposte, consentono agli alunni di acquisire il concetto di misura, di imparare l’addizione in quanto somma, di comprendere elementari principi di equivalenza attraverso il cooperative learning, ossia l’apprendimento cooperativo, realizzato nel lavoro di gruppo, e il problem solving, una metodologia incentrata sulla soluzione dei problemi. 
Questo progetto rappresenta un altro fiore all’occhiello della nostra scuola! La grande scommessa dell’istituzione scolastica oggi, nella società in cui viviamo, caratterizzata da una sostanziale omologazione culturale è, infatti, quella di formare cittadini consapevoli, capaci di ragionare autonomamente e di problematizzare la realtà. 
Il progetto “Il mio amico Bee-Bot” aiuta proprio a gettare le basi del pensiero critico, attraverso strategie di apprendimento innovative (cooperative learning e problem solving) tese al superamento del modello trasmissivo del sapere. 
In questo senso il progetto è coerente con le Avanguardie educative promosse dall’Indire e inoltre, coniugando la robotica alla manualità e alla creatività, è in linea con le recenti iniziative messe in campo dal Piano Nazionale Scuola Digitale. 
Siamo fieri quindi di avere a Positano e a Praiano il nostro amico Bee-Bot e la docente Margherita Carbone, ideatrice del progetto, supportato dall’Università degli Studi di Salerno”.